A fine giugno avevo fatto un riepilogo della questione cava di Remanzacco e rimando a quello per chi volesse maggiori informazioni. Oggi mi soffermo soltanto sugli aggiornamenti!
Eravamo rimasti fermi all'approvazione del Consiglio Comunale dello scorso 19 aprile alla variante al piano regolatore che ha trasformato un'area agricola in area industriale atta all'escavazione. In quell'occasione, ci tengo a ricordarlo, abbiamo abbandonato la seduta per dimostrare la nostra totale contrarietà! Purtroppo tale atto era servito a poco e la maggioranza aveva votato compatta in maniera favorevole. A quel punto mancava soltanto il consenso tecnico della regione alla variazione urbanistica appena approvata. Purtroppo il consenso è arrivato! Ci tengo a precisare che non si tratta di una scelta discrezionale da parte della regione che si è sempre espressa contrariamente a ulteriori sfruttamenti del territorio. Si tratta di una questione tecnica! Alla prima richiesta giuntale dal nostro comune, la regione aveva opposto diversi punti di contrarietà... La troppa vicinanza all'alveo del Torre, la questione degli scavi archeologici longobardi così ravvicinati, il fatto che la zona cava si trovasse proprio all'interno del nuovo parco comunale approvato pochi mesi prima. Con la riduzione dell'area, tutte queste osservazioni sono state superate e quindi la regione non ha potuto che recepire quanto votato.
Che succede a questo punto? Premetto che si tratta soltanto della variante urbanistica e che quindi manca ancora tutto l'iter dell'autorizzazione, della Via e tutto il resto... Ma la sensazione è che lo scoglio più importante sia stato superato e che quindi sia ormai difficile che il progetto cava si fermi! Gli unici "ostacoli" ora sono due. Il primo riguarda il Piano regionale cave! Da anni, alcuni mi dicono addirittura da decenni, le varie giunte regionali succedutesi promettevano l'applicazione di un piano cave! Un modo per organizzare un preciso criterio di sfruttamento del suolo per tutta la regione. Nessuna autorizzazione sarà possibile finchè non verrà realizzato tale piano! Purtroppo, però, pare che sia in dirittura d'arrivo e che quindi tale limite sia precario. Il secondo riguarda lo sfruttamento delle cave già autorizzate dalla regione! E' infatti necessario che prima di procedere all'autorizzazione di una nuova cava risultino sfruttate almeno al 70% quelle già attivate! Purtroppo, considerato che quella di Flaibano sembra essersi definitivamente bloccata, anche tale limite è facilmente superabile!
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Insomma... Non sono belle notizie! Ma in ogni caso non smetteremo di batterci per evitare quello che noi consideriamo un abuso del nostro bel territorio!
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