Eccoci di nuovo qui per parlare di
un argomento da sempre caldo nel nostro comune, ci mettiamo in pista e parliamo
di quella ciclabile! Sì, perché come molti di voi ricorderanno, già alle
elezioni del 2009 e del 2014 uno dei punti caldi del nostro programma
elettorale riguardava proprio le piste ciclabili e il progetto di creare una
rete che unisse il capoluogo con le frazioni e Remanzacco con Udine e Cividale.
Dopo tanti anni, se ne torna a parlare sul «Messaggero Veneto» e sui social,
come mai? Sicuramente si potrebbe rispondere in maniera piuttosto generica
facendo riferimento all’interesse che, negli ultimi anni, hanno acquisito le
infrastrutture sostenibili, ma il motivo in questo caso va forse ricercato in
una circostanza più concreta: la nuova amministrazione comunale che si è
insediata a Udine lo scorso aprile ha mostrato, infatti, un interesse concreto
nel collegamento di Udine con Cividale e, conseguentemente, con Remanzacco. Per
conseguire tale obiettivo, la giunta De Toni ha deciso di investire 8 milioni
di euro. In particolare, come sempre sottolineato anche da noi, l’importante è
puntare non tanto su un percorso turistico, ma piuttosto su un itinerario
ciclabile che permetta quotidianamente ai cittadini di poter raggiungere il
luogo di lavoro, la scuola e tutte le mete che fanno parte della vita di
ciascuno, in bicicletta e in tutta sicurezza. Sull’argomento, vorrei segnalare
due articoli interessanti pubblicati in periodi diversi sul «Messaggero Veneto»,
uno di Luca Sturma, l’altro di Arnaldo Scarabelli. Proprio quest’ultimo cita un
antico progetto di ciclabile, risalente agli anni Novanta quando era Sindaco e
il comune di Remanzacco era uno dei più virtuosi della Regione per servizi,
idee e proposte, progetto che a questo punto deve necessariamente essere
aggiornato. Sicuramente per quanto riguarda il collegamento Remanzacco-Udine il
punto più pericoloso è quello relativo all’attraversamento del Torre, come ben
sanno tutti coloro che percorrono tale ponte in auto, dal momento che l’ampiezza
dello stesso è appena sufficiente per il passaggio delle auto e della ferrovia tanto
che la Littorina in quel punto è costretta a rallentare! Ci vorrebbe, quindi,
una bretella che affianchi il ponte affinché possa fungere da pista ciclabile.
Certamente si tratta di un investimento molto importante economicamente, ma a
mio avviso essenziale e che potrebbe costituire un’opportunità per creare
finalmente la pista ciclabile che da tanti anni tanti d noi aspettano! Che ne
dite? Come sempre un ringraziamento a tutti e alla prossima!
Ti consiglio di depurare il linguaggio del termine "Littorina:. Termine coniato nel 1932 per un particolare mezzo.
RispondiEliminaParrebbe insignificante usare un termine della propaganda fascista per un trenino, automotrice, (ALN automotrice leggera a nafta). Diresti Balilla per una ww Golf?
SG
Non penso che abbia minimamente pensato al contesto nella quale il termine sia stato coniato, se vogliamo dirla tutta la WW come dice lei è nata proprio nel 1937, perciò ragioniamo un attimo. Inoltre non credo che lei parlando quotidianamente dica "Pallacorda" e non Tennis. Buonagiornata e sempre Fuarce Friûl.
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