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mercoledì 28 giugno 2017

Andiamo a fondo sulla cava!

Come anticipato ecco un breve riepilogo sulla questione cava di San Martino!
Il primo accenno alla questione deriva da un articolo scritto dall'allora Consigliere Comunale Arnaldo Scarabelli nel lontano 2012. Già allora, infatti, era possibile avere una percezione di quello che sarebbe accaduto qualche anno dopo. In particolare era evidente che il Consorzio Estrazione Inerti aveva già iniziato a acquistare i terreni privati in tutta quell'area di Cerneglons... Difficilmente per coltivarci granoturco!
Effettivamente il 7 marzo del 2014 il Consorzio richiese al sindaco Angeli di trasformare quei terreni in zona D4 cioè in zona atta all'escavazione. Qualche giorno dopo, la giunta approvò la famosa delibera numero 32 con cui è cominciata la procedura di valutazione ambientale strategica necessaria per poter approvare la variante al Piano Regolatore Comunale.
Bisogna attendere il 27 marzo del 2015 per poter affrontare, finalmente, la questione in Consiglio Comunale! Quella seduta fu molto lunga e combattuta,  infatti opponemmo tante problematiche e perplessità al progetto ma alla fine, nonostante il voto contrario nostro e della consigliera dell'altra lista di minoranza, la variante 31 al piano regolatore passò. Con una superficie di 220.800 metri quadri, sarebbero stati estratti 1.800.000 metri cubi di ghiaia. Per queste operazioni sarebbe stato necessario il passaggio di 90 camion al giorno e 10 anni di lavori.
Susseguentemente, nell'aprile 2016, il Consorzio ha deciso di ritirare l'istanza per il procedimento di valutazione di impatto ambientale del progetto cava e gli uffici regionali hanno conseguentemente archiviato il procedimento.
Neanche il tempo di esultare che... Arriva la variante 31 bis al piano regolatore! Il 4 luglio 2016 è passata in Consiglio Comunale la nuova variante che ha permesso l'inizio della procedura di valutazione ambientale strategica. Lo scorso 19 aprile è infine avvenuta la definitiva approvazione comunale.
Il nuovo progetto è più ridotto del precedente... La superficie diventa di 130.900 metri quadri per estrarre 911.000 metri cubi di ghiaia. Ovvia anche la riduzione del numero di camion necessari che diventano 58 e la durata complessiva dei lavori che si riduce a 7 anni.
E' importante comunque far notare come nel piano struttura sia stata impegnata l'area "liberata" così da rendere in futuro la cava delle stesse dimensioni di quella originale. Certo, il piano struttura è soltanto un prospetto programmatico e non è vincolante, ma delinea comunque gli sviluppi del territorio almeno secondo l'attuale maggioranza.
Dopo questo breve excursus cronologico, ritengo utile definire per punti i principali motivi che ci hanno portato a batterci contro entrambe le varianti.
- Il nostro territorio comunale è già stato sventrato da numerosissime cave negli ultimi decenni;
- Questa cava sarà la più estesa di tutte, seppur non la più profonda;
- Essendo in prossimità del Torre il rischio idrogeologico è attuale;
- Adiacente alla cava ci sono state scoperte archeologiche importanti e anche la Soprintendenza ai beni culturali non ha escluso che ci potrebbero essere altri rinvenimenti nell'area;
- Per tutti gli anni di lavoro ci sarà un via vai continuo di camion con l'inquinamento atmosferico e acustico conseguente;
- Ancora non ci è chiaro il motivo per cui si vuole farla con cotanta ostinazione... E' vero che il comune avrà dei guadagni economici ma sono così necessari? Alla nostra domanda durante la discussione ci è stato risposto che non è quella la motivazione principale;
- L'opportunità ambientale! Su questo punto vale la pena spendere qualche parola in più... Il consorzio è obbligato a ripristinare l'area degli scavi una volta conclusi i lavori di ogni lotto e una volta avvenuto il ripristino l'intera zona diverrebbe pubblica. Il piano di ripristino del primo progetto era molto dettagliato, invece quello della seconda è molto più frettoloso e incompleto. Davvero può essere un obiettivo avere un parco costruito sulle macerie di una cava decennale? Abbiamo già tanti parchi pubblici e spesso, per mancanza di fondi e di volontari, pure quelli sono in cattive condizioni. Figurarsi il parco della cava che sarebbe il più esteso del comune!
Insomma... La nostra contrarietà la esprimiamo da anni in tutti i modi!
Ho cercato di essere sintetico... Mi scuso, quindi, se ho tralasciato qualcosa.

Cosa ne pensate della nuova Casa dell'acqua??